Questa è la terra delle domande, del “chi, che cosa e perché?” domande che spesso non trovano risposta. Questa è la terra del silenzio, un silenzio fatto di tante parole e pochi fatti. E il silenzio educa i nostri desideri, altera la nostra percezione della bellezza, che spesso diventa quella degli altri, e ci rende ciechi e sordi e fermi. Il teatro della girandola nasce da questa voglia di riscatto, da questa necessità di ritornare a osservare, ascoltare e muoversi, da questo viscerale e disperato bisogno che abbiamo di poesia. Il teatro della Girandola più che una risposta è un fatto, e “i fatti”, recita un mio carissimo amico, “su i poesii”. In un tempo dove gli spazi culturali tendono a scomparire per i Pagliacci Clandestini tutto questo è qualcosa di dovuto alla nostra terra, un atto dal grande valore simbolico che come il soffione libera i suoi semi per far nascere il cambiamento e rompere il silenzio. Il silenzio che Anna, una compagna dei Pagliacci Clandestini, ha combattuto sino al suo ultimo respiro. Uno spazio, questo, dedicato a lei, dedicato alle donne. A tutte le donne. Alle donne che lottano. Alle donne che hanno messo da parte i sogni che avevano e ne hanno sognati altri. E ogni giorno, scavano, cercano e urlano al cielo che tutto può cambiare, che un mondo diverso è possibile. Da oggi ci sentiamo meno soli, meno impauriti, forse per la prima volta ci sentiamo a casa, in questo posto che non vuole essere un rifugio ma un luogo di passaggio verso altre realtà, più ampie e inclusive. Perché – e credetemi dà fastidio – è nella mentalità dei pagliacci clandestini rilanciare, crescere e muoversi, curiosare e invitare alla poesia, all’arte, alla meraviglia quanta più gente possibile. E dunque benvenuti a tutti, ai più piccoli e ai più grandi, ai più tristi, a quelli con la faccia un po’ così, ai bassi, ai magri, a quelli con la pancetta, ai ritardatari, ai nonni, agli artisti, ai fiduciosi, ai permalosi, ai pessimisti e ai curiosi.
Direzione artistica: Santo Nicito Direzione organizzativa: Valentina Genovese